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Puntinate trattate. Tempi duri per i vari Tessari, Bernacchi, Bustreo e Paragona. Mentre cresce il numero degli atleti e delle società che sostengono la campagna “Io gioco pulito”, qualcosa sta cambiando, almeno in Lombardia.

Domenica scorsa ai campionati regionali veterani per la prima volta da parecchi anni non si è vista in campo nessuna gomma trattata, grazie anche all’assenza dei vari Tessari, Bernacchi, Bustreo e Paragona, che si tengono prudentemente lontani dai tornei in cui la presenza arbitrale consente di mantenere la legalità.
Nella categoria over ’60 sono stato eliminato da Dario Rinaldi, con cui non ho mai perso quando giocava con la gomma trattata. Da quest’anno gioca con una puntinata perfettamente regolare e la sconfitta potrebbe essere letta come la mia nemesi storica (spiego il significato di nemesi per Bustreo: avvenimento o serie di avvenimenti negativi che si ritiene seguano ineluttabilmente, quale fatale compensazione, un periodo di particolare prosperità).
In realtà l’amaro sapore della sconfitta è stato reso più tollerabile dal piacere di aver ritrovato un compagno di avventure sportive che è stato capace di cambiare idea, tra l’altro a un’età in cui si tende a irrigidirsi più che a essere flessibili.
Non so se un fenomeno analogo stia succedendo in altre regioni, ma in Lombardia la costante battaglia per la legalità sta producendo qualche effetto e già diversi giocatori si sono “riconvertiti”, grazie anche alle pressioni dei compagni e delle squadre più sensibili al problema.

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