Booster nel tennis tavolo
Boosterizzo! Ai campionati italiani 2015 di Torino, mentre circolavano numerose magliette della campagna “Io gioco pulito”, due tifosi del taroccamento (Gianluca Corrente e Michele Valentino, nella foto), presentavano la loro personale campagna “Io boosterizzo” con un testimonial d’eccezione: un arbitro federale, che evidentemente non considerava particolarmente grave l’autodenuncia dei due taroccatori.
I due coraggiosi esponenti del TT Arcadia di Torino non rappresentano un caso isolato. Secondo alcuni dei più noti allenatori italiani, contattati a Torino, i primi 100-200 giocatori d’Italia non possano fare a meno di boosterizzare, per riuscire a competere ad alto livello.
A livello internazionale è una prassi normale, per cui ogni squadra è dotata di esperti boosterizzatori (“tecnici” equiparati agli sciolinatori, che applicano la sciolina sugli sci) , che riescono a eludere i controlli dell’ITTF (anche se la lista dei giocatori pescati con gomme aventi spessori fuori norma negli ultimi anni è in netta crescita).
In effetti sono pochissimi i giocatori di alta classifica che hanno aderito alla campagna “Io gioco pulito”, per cui l’idea che  a un certo livello l’illegalità sia molto diffusa non è poi così strampalata, anche se diffondere l’idea che “così fan tutti” potrebbe essere un alibi per giustificare i taroccatori.

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