Roberto Negro

Dopo le vicende del 2015, quando l’arbitro Malta gli impedì di giocare le semifinali dei playoff a causa della gomma irregolare, ancora una volta Negro viene fermato, stavolta in una partita di A1.

La prima antitop con cui si è presentato in campo aveva grumi di colla che non rendevano la superficie perfettamente planare, come richiesto dal regolamento (dovuti probabilmente all’imprecisa sostituzione della gommapiuma), mentre la seconda aveva i tipici aloni delle antitop viscide, per cui l’arbitro, giudicandola irregolare, lo ha escluso dall’incontro.
La pratica delle sostituzione della gommapiuma delle antitop, unita alla “lubrificazione” della superficie con oli siliconici, di cui Negro è uno dei maestri, si sta pericolosamente diffondendo anche nelle categorie minori, dopo che il Bat tester ha reso facilmente identificabile il trattamento delle puntinate. Urge quindi che la Federazione prenda adeguati provvedimenti per evitare furbizie e magheggi di vario tipo, che non aiutano la reputazione del tennis tavolo.

L’articolo pubblicato sul quotidiano locale on line “Inforete”
Tennistavolo, la Cipolla Rossa di Breme fermata dall’arbitro

Terzo pareggio in quattro gare di campionato per il Tennistavolo Lomellino Cipolla Rossa di Breme che quest’oggi nell’incontro casalingo con il Marcozzi Cagliari, uno scontro salvezza, aveva per obiettivo la vittoria. Purtroppo il primo risultato pieno della stagione in serie A1 è venuto a mancare anche e soprattutto per una presa di posizione del direttore di gara che ha decretato la sconfitta a tavolino del giocatore Roberto Negro nei due incontri che avrebbe dovuto sostenere. Il motivo? Una racchetta ritenuta non conforme al regolamento. In parole povere sarebbero stati riscontrati dei piccoli grumi di colla sotto la gomma. La società, con in testa il coach Casini, ha cercato di far cambiare idea all’arbitro, ma non c’è stato niente da fare. E pure la racchetta di riserva è stata bocciata per la presenza di aloni. Da notare che già altre volte Negro aveva utilizzato in gara le racchette incriminate. Al momento della decisione il punteggio era sull’1-1 per la vittoria dell’ucraino Yefimov su Piciulin (3-2) e la sconfitta del bielorusso Shamruk con Kazeem (1-3). A questo punto la Cipolla Rossa ha potuto giocare solo per il pareggio che ha ottenuto grazie ai successi di Shamruk su Piciulin (3-0) e di Yefimov su Oyebode (3-0). Sabato prossimo impegno proibitivo per la compagine lomellina attesa dalla capolista Milano che guida solitaria la classifica a punteggio pieno.

Comments

  1. Nn capisco xké la federazione permetta di cambiare la racchetta se viene ritenuta irregolare quella presentata al momento d’inizio partita. SQUALIFICA X ALMENO 12 MESI DA QUALSIASI GARA INDIVIDUALE O /A SQUADRA.

    1. Perchè siamo un popolo che perdona i peccatori, per cui il Regolamento consente di dare una seconda possibilità a chi sbaglia… In realtà si potrebbe applicare un altro articolo del Regolamento (che nessuno ricorda), che prevede la squalifica per comportamento antisportivo (minimo 6 mesi), applicato una sola volta nei confronti di Palmitessa, dopo la sua autodenuncia https://tennistavolo.eu/fabio-palmitessa-si-autodenuncia/

  2. Probabilmente ci si attiene ad un principio di etica giurisprudenziale per il quale il reato va prevenuto, ove possibile, prima che si verifichi. Per questo motivo il giocatore che si presenta prima dell’incontro con una gomma giudicata non conforme è teoricamente in un istante transitorio per cui non vi è ancora commissione di reato. In termini più semplici viene avvisato che sta per commettere un fatto illecito ancora non verificatosi. Quindi corretta (normativamente parlando) la possibilità che gli si da per evitare che cada nella penalità. Ben diverso sarebbe se il giocatore venisse colto in situazioni irregolari nel corso o immediatamente dopo l’incontro dove il reato è stato “consumato”. In questo caso la squalifica sarebbe di assoluto obbligo. Nell’ambito penale l’intenzione di reato sarebbe comunque in qualche modo punibile. In ambito civile decisamente no.

    1. Condivido il principio di fondo, anche perchè l’arbitro spesso non ha la competenza per valutare se la gomma è stata volontariamente trattata o se è stata involontariamente danneggiata. Il risultato però è che i taroccatori sono incoraggiati a “tentare la sorte”, mancando la sanzione. Le soluzioni potrebbero essere due:
      1) formare gli arbitri, in modo che siano in grado di riconoscere il trattamento illecito (con il Bat tester è oggettivo)
      2) sequestrare la racchetta per permettere verifiche di laboratorio oggettive.
      In entrambi i casi sarebbe dimostrato il comportamento antisportivo e la squalifica (che secondo me dovrebbe essere almeno di 2 anni, come nel doping) sarebbe giustificata e inoppugnabile

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