Il Bat tester è un semplice strumento per il controllo di gomme puntinate trattate, che consente in pochi secondi di identificare con certezza i taroccatori. Si tratta del primo atto concreto che la Federazione ha messo in atto per costruire, come aveva annunciato lo scorso anno l’allora vice presidente Renato Di Napoli “…le procedure formali affinchè vi siano controlli certi della liceità dei comportamenti. Lo strumento di controllo dell’attrito delle gomme puntinate lunghe è l’anticamera di ulteriori iniziative che vogliamo proporre – sono sempre le parole di Di Napoli – in seno all’ITTF, perchè attualmente non ha adottato strategie limitative, ma al contrario troppo tolleranti (l’atteggiamento assunto riguardo l’utilizzo della gommapiuma ben lo testimonia).”
Il Bat tester entra nel Regolamento Fitet
La prima battaglia contro i taroccatori è definitivamente vinta. La guerra è ancora lunga, ma intanto dall’1/7/17 è entrato in vigore il nuovo regolamento, che all’art. 16, comma 9 recita testualmente: “Al fine di impedire il fenomeno della manipolazione illecita delle gomme rispetto a quelle regolarmente omologate, a partire dalla corrente stagione sportiva è stato introdotto l’uso di uno strumento di misura denominato Bat tester, omologato dalla FITeT, atto a rilevare con certezza l’attrito della pallina sui rivestimenti puntinati. Le società ospitanti di incontri a squadre oppure organizzatrici di manifestazioni individuali, se in possesso dello strumento di misura, potranno consegnarlo al personale arbitrale oppure al dirigente di Società, qualora non sia presente l’Ufficiale di gara, per le operazioni di controllo finalizzate a stabilire il corretto attrito che la superficie della gomma puntinata deve avere in base ai Disciplinari ITTF.”
Le oltre 50 società e gli oltre 400 giocatori che in tutta Italia hanno firmato per la campagna “Io gioco pulito” hanno contribuito a ottenere questo importante risultato, concretizzatosi grazie alla coerenza dimostrata dal Consiglio Federale della Fitet, che ha realizzato le procedure formali per combattere il fenomeno delle gomme truccate, un diffuso e subdolo “doping tecnico” che mina alla radice i principi della lealtà sportiva.
Dove si acquista
Il “Bat Tester” ideato da Giordano Covini, un pongista lombardo che opera nel settore dei servizi di ingegneria, è commercializzato dalla Effepi Sport di Giuseppe Pagano. Il Dipartimento di Chimica Materiali e Ingegneria del Politecnico di Milano, ha dato indicazioni sulle modalità per costruire uno strumento che soddisfacesse i requisiti ITTF in materia di attrito minimo delle gomme puntinate (video dimostrativo).
Puntinate trattate: la pulizia comincia in casa propria
Ogni società dovrebbe dotarsi del Bat tester, innanzi tutto per verificare in modo incontestabile se tra i propri atleti si annida qualche baro: il gioco pulito comincia da casa propria e troppe volte ho sentito presidenti dire, magari in buona fede, che non erano in grado di verificare le gomme dei propri giocatori. Lo strumento adesso c’è, quindi non ci sono più alibi: se una società consente ai propri giocatori di utilizzare puntinate trattate d’ora in poi si dovrà parlare di complicità!
Come usare il Bat tester quando manca l’arbitro
Si deve alla tenacia di Roberto Diani del TT Maior di Castel Maggiore (BO) il chiarimento Fitet sull’uso del Bat tester nei campionati a squadre, in assenza del Giudice Arbitro. Il giocatore emiliano ha inviato il 25/10/17 una formale richiesta al FAR regionale Giorgio Conti, per sapere se, usando il Bat tester in una partita di campionato regionale (quindi in assenza di arbitro ufficiale), il tesserato che assume il ruolo di G.A. ha l’autorità per impedire l’uso di una gomma irregolare. Il FAR regionale ha girato la richiesta al responsabile nazionale Mario Re Fraschini (Presidente Commissione Nazionale Arbitri Fitet), che ha correttamente segnalato la sua non competenza in materia e quindi ha girato la richiesta agli uffici federali. La risposta, che riporto integralmente (anche con le frasi originariamente in maiuscolo), è arrivata l’8/11.
Egregi signori, facendo seguito alla corrispondenza di cui sotto e su indicazione della CNGS, si riporta di seguito il comma 7 dell’art. 19 del vigente Regolamento dell’Attività a Squadre (parte generale): “…omissis…se nessun ufficiale di gara è presente, il capitano della squadra ospitante, assistito dal capitano avversario, provvede alla ricerca di una persona, maggiorenne e comunque tesserata alla F.I.Te.T., capace e disposta ad assumere le funzioni di G.A. dell’incontro. Se la ricerca ha esito positivo e sulla persona reperita vi è accordo col capitano della squadra ospite, deve essere immediatamente compilato il referto di gara nella parte dedicata all’affidamento della direzione dell’incontro ad un tesserato che accettando l’incarico assumerà a tutti gli effetti la funzione di Giudice Arbitro”. Mi sembra abbastanza chiaro: IL TESSERATO A CUI VIENE AFFIDATA LA DIREZIONE DELL’INCONTRO ASSUME A TUTTI GLI EFFETTI LA FUNZIONE DI GIUDICE ARBITRO. Pertanto assume l’autorità per impedire l’utilizzo di una racchetta che dal controllo non risulta regolare.
Alfredo Uccellini, Responsabile Settore Agonistico Fitet
Diani ha messo subito in pratica le indicazioni ricevute e nella partita del campionato di D1 del 19/11/17 tra la sua squadra e il TT Everping Cesenatico non ha consentito a Gabriele Carà, noto trattatore locale, di usare 2 racchette controllate con il Bat tester. Per la cronaca, l’incontro è stato vinto per 5 a 3 dal TT Maior (fino a quel momento ultimo in classifica, mentre l’Everping era primo!) e Carà ha perso entrambe le partite disputate…
Personalmente consiglio inoltre di fare un video della prova, da inviare alla Federazione per segnalare il comportamento antisportivo, passibile di squalifica. In questo modo i padani Bustreo, Bernacchi, Paragona, Tagliareni, Tessari e i loro epigoni italioti, che approfittano dell’assenza di controlli, dovranno cercare altre forme di doping tecnico, che per altro il mercato mette abbondantemente a disposizione, per cui Saturno e gli altri spacciatori non moriranno certo di fame.
Non c’è bisogno di alcuna verbalizzazione (non la fanno neanche gli arbitri ufficiali quando pescano qualcuno a un torneo), a meno che il “reo” si rifiuti di cambiare racchetta e pretenda di giocare con la gomma taroccata. In questo caso nel torneo il reo viene squalificato, mentre in campionato non gli si può impedire di giocare (a meno che si passi alla forza fisica, ma io sono per la non violenza…), per cui si verbalizza su un foglio a parte (che ovviamente il reo rifiuterà di controfirmare): la palla passerà quindi al F.A.R regionale.
In base al Regolamento la squadra in cui il reo ha giocato avrà partita persa, penalizzazione in classifica e il giocatore 6 mesi di squalifica per comportamento antisportivo. Poi siamo nel Paese dei legulei, per cui ogni verdetto è opinabile e diverso a seconda dell’organo giudicante, ma io non mi fascerei la testa, perchè in realtà sarebbe sufficiente la gogna mediatica a cui sarebbero sottoposti i taroccatori. Sappiamo tutti chi sono e una querelle “giudiziaria” con prova video sarebbe più pesante di ogni sanzione. Non a caso i puntinati taroccati stanno via via sparendo, nonostante il Bat tester non si ancora attivo; perfino il n°1 lombardo, Roberto Tessari, qualche mese fa si è convertito sulla via di Damasco: illuminazione divina o consapevolezza che la festa era finita?
Gioco pulito nei tornei degli Enti di promozione sportiva, per eliminare le puntinate trattate
E’ indispensabile che anche gli organizzatori dei tornei CSI, UISP e CSAIN, infestati per ovvi motivi dai trattatori, si dotino del Bat Tester, per rendere i tornei promozionali un’occasione di divertimento per tutti e non solo per i taroccatori, che li frequentano indisturbati e fieri della propria impunità.