Cicchitti tennistavolo

Lettera aperta al Presidente della Fitet lombarda

Caro Presidente
sulla scia delle feste natalizie, propongo di deporre temporaneamente le armi, come avvenne nella prima guerra mondiale, quando in occasione del Natale, soldati tedeschi e inglesi si scambiarono auguri e canzoni dalle rispettive trincee e addirittura alcuni attraversarono le linee per portare doni ai nemici, fraternizzare, scambiarsi cibo e souvenir, fino al punto di organizzare improvvisate partite di calcio.
A ping pong io te ci abbiamo giocato qualche mese fa uscendo per un attimo dalle rispettive trincee, per cui ti propongo una
riflessione pacata sul tema che hai affrontato nei tuoi ultimi videomessaggi: le modifiche dello statuto Fitet e la tua candidatura alla presidenza nazionale Fitet.

L’IMPORTANZA DELLE REGOLE PER GIOCARE PULITO

Mentre i nostri pongisti si accapigliano sulle palline che non prendono effetti, sui servizi coperti, le gomme taroccate, gli algoritmi delle classifiche individuali, le formule Swaythling mini o maxi, la sostituzione di Deniso con Costantini, il mantenimento di un unico centro federale o la creazione di centri regionali, tu hai colto per primo l’importanza di quello che avverrà tra qualche mese, quando cambieranno le regole elettorali, ben sapendo che da queste dipenderà la conquista della presidenza Fitet e quindi il potere di decidere su tutte le faccende che ho elencato, non ultima la distribuzione dei 4-5 milioni di euro di cui annualmente dispone la nostra Federazione.
Tu proponi di cambiare le regole elettorali solo dopo le prossime elezioni, quando tutti (te compreso) hanno chiesto 3 anni fa di modificarle perchè facevano schifo. La Commissione presieduta da Paglia (eletto anche con i tuoi voti) ha elaborato il nuovo Statuto (conforme alle norme CONI) e quindi perchè dovrebbe essere più corretto e trasparente utilizzarlo dopo le prossime elezioni, visto che è stato controllato dal Commissario “ad acta” del CONI? Dove sta la strumentalizzazione che tu denunci?

QUAL E’ IL MODELLO DI PRESIDENTE CHE HAI IN MENTE?

Per quanto riguarda la tua candidatura nazionale, se veramente vuoi, come dici nel tuo video, che mettiamo da parte “campanilismi, rivalità, vecchi dissapori, scoramenti, arrabbiature, preconcetti”, dimostraci che vuoi veramente “FAR CAMBIARE PAGINA UNA VOLTA PER TUTTE al nostro Tennistavolo” e comincia a farlo dalla Regione che presiedi.
Quattro anni fa, candidandoti alla presidenza delle Lombardia, nel tuo programma avevi preso 4 importanti impegni.

1) Aumentare i tesserati

Nel 2016 in Lombardia c’erano 203 agoniste femminili e 165 promozionali (totale 368); 1643 agonisti maschili e 1078 promozionali (totale 2721). In tutto quindi eravamo 3089: quanti siamo oggi al termine del tuo mandato?

2) Ascoltare le società

“Le nostre Società – dicevi – devono essere poste al centro della nostra vita Federale”!. Perchè non le hai consultate prima di cambiare la formula dei campionati? Quasi l’80% dei tesserati lombardi che ho consultato con un semplice sondaggio si è dichiarata contraria. Avresti potuto almeno chiedere il parere alle società, ovviamente non vincolante, dimostrando coerenza con il tuo impegno di considerarle al centro della vita federale. Un modo per dare alle società un peso reale sarebbe ad esempio quello di proporre meccanismi elettorali in cui ogni società piccola conti quanto una grande o comunque poco meno (oggi il rapporto è di 40 a 1!), dando così a tutti la sensazione di contare qualcosa, visto che oggi il potere decisionale è concentrato nelle mani delle società più ricche, che a volte meritano il successo e il peso elettorale conquistati, ma spesso sono solo il frutto di furbizie e di crimini fiscali, come la cronaca di questi anni ha dimostrato.

3) La trasparenza della gestione

Candidandoti hai giustamente chiesto maggiore trasparenza nella gestione del bilancio federale nazionale, con proposte contro i conflitti di interesse e i favoritismi. In 4 anni di attività il tuo Comitato ha diffuso un solo verbale di riunione diffuso (quello del 21/2/17) e nessun bilancio economico. I buoni esempi non mancano, basta prendere esempio da quello che la Fitet Toscana diffonde annualmente.
Se poi vogliamo evitare qualsiasi dubbio di conflitto di interessi, potresti proporre che i ruoli della dirigenza Fitet nazionale non possono essere ricoperti dai presidenti delle società.

 4) Il gioco pulito

Avevi promesso che ti saresti battuto contro il taroccamento delle gomme, invece la Lombardia è stata una delle pochissime regioni a non voler usare il Bat tester, lo strumento omologato dalla Fitet due anni fa, inserito nel regolamento nazionale all’art. 10, comma 8, seguito con interesse anche dall’ITTF. Nonostante gli incontestabili risultati ottenuti dal Bat tester, che ha fatto sparire le puntinate trattate, la Fitet lombarda si è ostinata a ostacolarlo, arrivando addirittura a sconsigliarne l’acquisto alle società interessate. 

Mi auguro che la tua candidatura sia l’occasione per una riflessione sulle motivazioni che ti hanno impedito di mantenere i 4 impegni che avevi preso, oltre naturalmente a elencare i successi ottenuti in questi 4 anni. Già che ci sei, se possibile fai smettere l’antipatica pratica di far firmare la richiesta di tesseramento promozionale alla tua società a ignari e occasionali utenti della tua palestra, che non hanno il minimo interesse a tesserarsi e si ritrovano, quando magari gli viene voglia di entrare in qualche società, già tesserati, con tutti i problemi burocratici conseguenti. Quando il problema riguarda gli adulti, si tratta solo di aspettare la naturale scadenza della tessera a fine stagione, ma nel caso di minori, ai cui genitori nulla viene detto sul vincolo sportivo pluriennale, la trasparenza è fondamentale.
Fai anche controllare l’età di chi firma: quando sono minorenni è necessaria la firma dei genitori!

Pier Offredi

PS
Consentimi un’ultima richiesta: per favore smentisci pubblicamente le voci che parlano di un tuo accordo elettorale con Franco Sciannimanico, che il 27/11/2015 hai descritto testualmente come “inetto e dedito solo a mantenere il potere per interesse personale, con un bilancio fallimentare sia in termini agonistici, sia sul piano promozionale”, fautore di una “politica di piccolo cabotaggio”, che ha messo la Fitet in “stato di coma profondo”. Sono certo che si tratta di voci infondate, ma credo sia opportuna una chiara smentita, più che per un principio di coerenza, per una questione di dignità personale e di credibilità…

Comments

  1. Buongiorno,
    non mi permetto di entrare in argomentazioni locali che non conosco, ma posso sicuramente entrare nel merito dello statuto e fare una importante precisazione: LO STATUTO E’ GIA’ STATO CAMBIATO ED E’ IN VIGORE CON LA NUOVA TABELLA VOTI.
    La procedura del commissario ad acta del CONI lo rende immediatamente esecutivo alla FITeT.
    Lo si può tranquillamente verificare scaricandolo dal sito federale. La domanda quindi più consona sarebbe: perchè cambiare uno statuto conforme alle nuove regole del CONI, con una nuova e più equa tabella voti già in vigore?
    Tabella voti modificata ( massimo 40 voti a società) e consultabile facilmente nella convocazione dell’assemblea straordinaria da poco giunta alle società.
    Invito tutti a prenderne visione e ad approfondire l’argomento.
    Buon Tennistavolo a tutti

    1. Tutto vero, ma lo Statuto potrebbe essere migliorato (dal mio punto di vista) riducendo il numero massimo di voti assegnato a ogni società (le norme CONI prevedono un massimo di 40, ma non prevedono un minimo). Inoltre possono essere modificati i criteri di assegnazione dei punti, che attualmente premiano la partecipazione ad alcuni tornei giovanili (terreno di caccia delle grandi società) e penalizzano l’attività regionale delle società, che non viene presa in considerazione

  2. Il minimo dei voti è 1 il massimo 40. Questo favorisce le società medio piccole ( cioè la maggioranza)che era l’obiettivo che ci si era prefissi. Il resto può essere tranquillamente discusso e modificato, ma non vedo tutta questa urgenza. Lo statuto è appena entrato in vigore ( giugno 2019) e già lo si vuole cambiare!

    1. Mi sono spiegato male. Io preferirei che ogni società avesse al massimo un voto (come avviene in tanti altri sport), il che porterebbe a un maggior coinvolgimento della base, dando così a tutti la sensazione di contare qualcosa.
      Anche i criteri di assegnazione dei punti incidono parecchio sulla partecipazione e sulla gestione democratica di un’associazione, per cui, visto che non se ne è mai potuto discutere in questi 4 anni (tutto il lavoro di modifica si è svolto nelle stanze della Federazione e del CONI), mi sembra che sia venuto il momento di affrontare il tema pubblicamente in assemblea.

  3. @Sciannameo : la proposta federale è un rapporto 40:1 dove le piccole hanno un voto base di 10 e le grandi di 400 (col tetto dell’1% del totale voti).

  4. @Bertagna: il rapporto è già di 1 a 40 (col tetto dell’1% del totale dei voti). Le piccole hanno un voto di base di 1 e le grandi di 40, con uno schiacciamento verso la base del potere elettivo. Se spostiamo a 10:400 o perchè no 100 a 4000 il rapporto rimane invariato (1 a 40) ma il potere si sposta verso le società più grandi a scapito delle piccole. Cioè riportando indietro quanto modificato dal CONI.
    Anche io , come Offredi,penso che sarebbe meglio una testa un voto e che si dessero incentivi alle società virtuose in altro modo, senza ricorrere alla anomalia dei voti plurimi,ma penso anche che la tabella voti attuale sia decisamente migliore della vecchia e che la proposta federale ci riporterebbe indietro.

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