“Insieme cambiamo la FITET, per cambiare la Fitet!” È la promessa con cui Marcello Cicchitti, presidente della Fitet lombarda, lancia la sfida elettorale, che si concluderà a Roma il 5 e 6 dicembre prossimi: è lui l’uomo del cambiamento?
Cicchitti lancia la sfida
Il primo dei candidati alla presidenza Fitet a diffondere il suo programma elettorale è Marcello Cicchitti, presidente della Fitet lombarda. E’ molto difficile analizzare un programma diffuso solo oralmente, quindi per chi non ha potuto seguire i suoi quattro video (totale 45 minuti!!!) farò una sintesi in altrettante quattro parti, che pubblicherò in quattro giorni diversi.
Sono finiti i bei tempi in cui un programma poteva essere letto con calma e conservato: l’era social richiede video spettacolari, consumo rapido, ma soprattutto la copertura degli spazi spalmata nel tempo, per cui mi adeguo e pubblicherò la mia analisi a puntate.
I quattro video di Cicchitti
I video del candidato presidente sono disponibili su Facebook, essendo stati pubblicati in sequenza il 28, 29, 30 settembre e l’1 ottobre (la versione “Director’s Cut” è stata diffusa il 2 ottobre).
Gli amanti del genere possono quindi godersi la versione integrale, divisa in quattro grandi tematiche, ma chi non ne avesse il tempo potrà leggere la mia breve sintesi, che ho realizzato seguendo la sua traccia.
Video 1 (Premessa)
Nel primo video il candidato invita tutti a superare ogni acredine personale, ogni faida e a volare alto, annunciando la rinuncia all’emolumento presidenziale (36.000 euro annuali) e all’appartamento romano (che anch’io ho scoperto solo ora essere da tempo a disposizione dei presidenti non residenti nella Capitale). Questo permetterà di usare i fondi risparmiati per potenziare la comunicazione (detratte le spese di albergo che si renderanno necessarie quando la presenza in sede sarà inevitabile: si vedrà a fine mandato la comparazione contabile).
Questa decisione sembra quindi preludere a un’originale gestione in “smart working” della federazione, in cui non sono i lavoratori a operare da casa (i dipendenti Fitet sono tutti residenti a Roma), ma il loro “amministratore delegato”, che evidentemente seguirà le attività federali tramite “Zoom”.
Tra le prime promesse elettorali, il candidato annuncia che in caso di vittoria non toccherà i tecnici federali (diversamente da quanto fece al suo insediamento come presidente della Fitet lombarda) e che la sua eventuale nomina non porterà alcun beneficio o prebenda nè al suo centro sportivo milanese (che ricordiamo è una concessione comunale alla Fitet nazionale), nè alle sue società sportive: tutto ciò è per altro previsto dallo statuto Fitet.
Nelle prossime puntate analizzeremo come il candidato presidente nazionale si è comportato in veste di presidente regionale lombardo nel quadriennio 2016-2020, rispetto alle sue promesse elettorali.
Video 2: mezzi di comunicazione e promozione
Video3: area tecnica e agonistica
Video 4: area politica-istituzionale e territoriale
Non disponendo della potenza tecnologica cicchittiana, i miei video saranno un semplice corredo visivo, per non annoiare i lettori solo con le parole. Naturalmente chiunque potrà pubblicare in questo spazio, commenti, osservazioni e proposte, che saranno utili per arrivare preparati, almeno dal punto di vista informativo, all’assemblea del 5-6 dicembre.
L’appartamento romano è stata una novità introdotta da Di Napoli. Sciannimanico risiedeva in Hotel 4 stelle.
Sarebbe interessante confrontare quanto è costato l’hotel 4 stelle di Sciannimanico, rispetto all’appartamento di Di Napoli…